Savona, il consiglio comunale del 22 dicembre 2016

Passa invece l'altro tema caldo del giorno, quello della tassa di soggiorno. Anche qui qualche difficoltà: più volte il consiglio è stato sospeso per la mancanza, all'apparenza, del numero legale. Alla fine la pratica è passata con il voto favorevole di tutti esclusi il Pd e Addis (contrari), Ceccarini e Ghiso (astenuti)

Mozione approvata con 17 favorevoli su 17 votanti, le minoranze si sono astenute

Battaglia non concorda: "Non serve la capigruppo, ci asterremo. Mi chiedo perché i tre firmatari non abbiano allora portato avanti questa battaglia nei giorni scorsi"...

I firmatari sono Emiliano Martino, Alda Dallaglio e Andrea Sotgiu.

Tutti puntano il dito contro il fatto che a leggerla non sia stato uno di loro ma il presidente del Consiglio Comunale Giusto.

Caustico Ravera: "Questa non è una mozione ma una presa in giro, ne abbiamo appena votate due..."

Intanto Marco Ravera (Rete a Sinistra) chiede una nuova sospensione per valutare la mozione urgente appena presentata dalla maggioranza (che, lo ricordiamo, ha deciso prima di BOCCIARE le due mozioni di M5S e Pd per, evidentemente, presentarne una propria).

Di nuovo problemi in sala: Eric Festa (M5S) parla dalla sezione dedicata al pubblico, e Giusto perde definitivamente la pazienza. "Lei non deve parlare", "E lei non deve leggere le mozioni, devono farlo i firmatari".

Giusto chiede ai vigili di espellere Festa dalla sala, il 5 Stelle al vigile: "Non provi nemmeno a toccarmi...". Alla fine esce da solo.

Il consiglio comunale riprende: la maggioranza ha presentato una mozione urgente che prevede, in sostanza, quanto già promesso da Montaldo.

Nel frattempo è rissa anche sui social. L'ex assessore Paolo Apicella ha attaccato il sindaco Caprioglio: "Per la prima volta in 18 anni vedo un sindaco assente per malattia". Lei replica letteralmente furibonda: "Si dovrebbe vergognare"

E' davvero INCREDIBILE quanto sta accadendo in consiglio comunale a Savona. Un consiglio letteralmente DELIRANTE: numerose sospensioni, grida in sala, addirittura una rissa sfiorata. Situazione completamente sfuggita di mano, incredibile davvero

SEDUTA SOSPESA, si sfiora la rissa

Giusto ci prova ancora una volta: "Lo sapete che state commettendo degli atti illegittimi??". La sala urla: "Anche voi!"

Il segretario Lucia Bacciu chiede la sospensione del consiglio: "Il sistema è completamente saltato, non possiamo registrare nulla e in queste condizioni è impossibile garantire la regolarità del consiglio". La sala esplode ancora una volta: "Che strano..."

Bacciu: "C'è tanta gente, probabilmente qualcuno ha toccato qualche cavo...". Apriti cielo. Si alza il grido "Vergogna, vergogna". Tutti in piedi, cartelli in mano.

Alla fine ci si è rassegnati al forfait del sistema elettronico e si è proceduto al voto nominativo. Le mozioni sono state RESPINTE, tra la rabbia e le urla dei presenti in sala.

Nel frattempo qualche bambino in sala piange, è giustamente stufo di stare in sala...

Ci si mette anche il sistema di votazione, che "si pianta" proprio sul più bello. La sala ormai è una bolgia.

Si tenterà di ripristinare il sistema, altrimenti si procederà con il voto nominativo.

Renato Giusto annuncia: "C'è una mozione urgente..." e la sala esplode: "Ma non è vero, c'è da votare!". Giusto: "Se permettete decido io cosa c'è da fare...". Coro di "buuuu". E anche Giusto cede: "ok, sono d'accordo, prima votiamo". 

"Non conosco nulla che non sia aumentato dal 2003 a oggi. Mi sono trovata a ragionare con l'assessore al bilancio sui numeri, ci penso anche di notte...". La sala esplode, tra rabbia e risate. 

Bellingeri chiude: "Credo di aver dato una risposta". Mormorio in sala: "Ma quale risposta??!?". E un consigliere di minoranza caustico borbotta: "Era meglio quando non parlava, sta sensibilmente peggiorando la situazione"...

PARLA BELLINGERI: "Sono in difficoltà perché in una persona devono coesistere due anime, quella 'ragioneristica' e quella umana. Da me vengono tutti i giorni persone in difficoltà, e mi trovo poi ad aver a che fare con i numeri: so perfettamente che gli asili sono un investimento sul futuro, ma quando vedo i numeri mi trovo molto in difficoltà. Il fatto che non ci sia mai stato un aumento dal 2003 è stato un grosso problema, negli altri Comuni questo non è successo: forse se fosse accaduto un po' per volta invece che ora tutto di un colpo sarebbe stato meglio..."

Montaldo, pur avendo deciso di rinviare gli aumenti per i nido e rivedere quelli della mensa, chiede di votare CONTRO le due mozioni "non tanto per i contenuti quanto per i modi previsti".

Il consiglio riprende in questo momento con le parole di Montaldo: "Ho ben presente che i soldi spesi per i nido sono un investimento nel sociale, scusate se a volte mi esprimo in termini troppo ragionieristici... scusatemi però se mi appello anche alla responsabilità che tutti noi abbiamo, maggioranza e minoranza, di rispettare i conti e garantire l'equilibrio del Comune"

Emiliano Martino (Fratelli d'Italia) chiede 10 minuti di sospensione per poter conferire con i capigruppo. Il clima è rovente: la maggioranza è chiaramente preoccupata, le minoranze esultanti.

DURISSIMO ATTACCO DI BATTAGLIA A BELLINGERI: "Mi meraviglio che risponda lei, Montaldo. Lei definisce i soldi spesi per il nido 'perdite', io investimenti sul sociale... lei correttamente ragiona da assessore al bilancio, ma queste cose dovrebbe spiegargliele l'assessore ai servizi sociali".

E' anche un po' incredula: "Facciamo ora quello che la giunta non ha voluto fare mesi fa... sarebbe bastato pensarci prima"

"Dovremmo riuscire a sostenere questo rinvio, anche se sarà molto difficile"

MONTALDO CEDE E PROPONE: "Rimandiamo l'aumento per i nido all'inizio del prossimo anno scolastico"

"Per quanto riguarda le mense, siamo disposti a rivedere le tariffe limitatamente per quanto riguarda i secondi figli"

Parlare, però, è difficile, sia per il rumoreggiare delle mamme che per l'inevitabile vociare dei bambini, inconsapevoli della "lotta" che avviene intorno a loro

Ora parla Montaldo: il discorso teoricamente è rivolto ai consiglieri delle minoranze, in pratica è chiaro che gli interlocutori sono i genitori in sala. E infatti Montaldo si rivolge chiaramente a loro, guardandoli ed esponendo le sue ragioni

Giusto perde le staffe: "Adesso basta, un po' di rispetto". Ma il chiasso (peraltro comprensibile visto il numero di persone e la presenza di bambini) prosegue, e Giusto sbotta: "Sospendo la seduta". Ilarità in sala. La gente grida: "Sospendetevi voi gli aumenti piuttosto".

Parlano Pongiglione e Ravera, tutte le minoranze sono al fianco delle mamme e contro il Comune. Ravera: "Speravo si verificasse una rivolta delle mamme..."

Applausi scroscianti anche per Cristina Battaglia (Pd). Giusto ci prova ma senza troppa convinzione: "Per favore..."

Manuel Meles (M5S) espone la mozione, le mamme applaudono e Giusto le sgrida: "E' vietato dal regolamento". Ironia in sala: "Bravo, bravo!"

I bambini hanno raggiunto la sala del consiglio, Diaspro (M5S) chiede di anticipare la discussione delle mozioni che li riguardano. Il presidente Giusto accorda: si passa dunque a parlare dell'ormai "famigerato" aumento delle tariffe legate ad asili nido e mense scolastiche 

Armate di passeggini, monopattini e palloncini le mamme si preparano a "invadere" Palazzo Sisto 

Mentre in consiglio si discute di modifiche ai regolamenti cimiteriali, fuori dal municipio c'è movimento: le mamme sono pronte a salire con la loro "armata" di passeggini

Leggi gli articoli sulla loro protesta: Illegittima la delibera del Comune? - Il sit-in di protesta dei genitori - Spuntano altri precedenti di comuni in dissesto

La variazione al bilancio di previsione viene approvata con 17 voti favorevoli e 10 contrari 

Dichiarazioni di voto, tutte le minoranze compatte per il NO

Esaurite le interpellanze, dopo un nuovo appello inizia la seconda fase del consiglio. Viene approvato il verbale (punto 6), si passa al punto 7 ossia la ratifica delle variazioni al bilancio di previsione 2016/18

Lo stesso Debenedetti, intanto, assiste al consiglio dall'esterno della sala