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In diretta l'inaugurazione del nuovo ponte "Genova San Giorgio", a due anni dal crollo di Ponte Morandi

03/08/2020 | 18:57Andrea Chiovelli

Renzo Piano: "Oggi è un giorno di intensa commozione. Dovrò cercare le parole perché questo ponte è figlio di una tragedia, un lutto. E i lutti non si dimenticano: si elaborano, si metabolizzano ma restano imprigionati nelle nostre coscienze. Qui, in questo posto, ci siamo tutti smarriti due anni fa nello sgomento di questa tragedia. E qui oggi ci ritroviamo, anche per ringraziare chi ha costruito questo ponte, per l’energia che ci ha messo, con rapidità ma senza fretta. Io Cho contribuito con l’idea di un ponte che attraversa la valle passo passo, lentamente, quasi chiedendo il permesso. Poi però bisognava farlo, questo ponte: e qui è uscita la straordinaria forza di questo paese, dal commissario ai più modesti manovali. Questo è il più bel cantiere che abbia avuto in vita mia. Dobbiamo riconoscenza a tutti. E quando si arriva alla fine di una grande fatica ciascuno di noi si aspetta una piccola perla come premio: la nostra sia la riconoscenza. Siamo tutti sospesi tra il cordoglio di quella tragedia e l’orgoglio di aver ricostruito il ponte… e non sappiamo più che pesci prendere. Noi genovesi siamo selvatici, restiamo zitti più o meno in silenzio. Si è parlato di un miracolo, ma non credo sia giusto: lasciamo in pace i miracoli, non c’è stato nessun miracolo. Semplicemente qui il paese ha mostrato la sua parte buona, l’energia, la generosità. Non ho mai visto nessuno lamentarsi. Vedete, costruire è una bellissima cosa: è partire da una cosa che non ha forma e dargli forma. E’ l’opposto di distruggere. Non ci sono miracoli, ma un po’ di magia sì. Costruire un ponte è un gesto di pace".